Diario del primo incontro transnazionale a Ingolstadt, Germania. 1-5 dicembre 2018

Diario del primo incontro transnazionale a Ingolstadt, Germania. 1-5 dicembre 2018

Dal 1 al 5 dicembre si è tenuto ad Ingolstadt in Germania il primo dei sei meeting transazionali previsti nell’ambito del progetto Erasmus+KA2 QE?AE! Questions for Europe? Answers from Europe a cui il Liceo Mamiani partecipa insieme ad altre 4 scuole europee di Lituania, Estonia, Polonia e Germania. Al primo incontro  hanno preso parte due insegnanti provenienti da ciascun paese ed il nostro istituto è stato rappresentato dalla sottoscritta, la prof.ssa Francesca Falconi, in qualità di referente del progetto, e dalla prof.ssa Gabriella Genova, membro del gruppo di lavoro Erasmus+KA2.

Il progetto è coordinato dal Katharinen-Gymnasium di Ingolstadt, una deliziosa cittadina situata lungo il Danubio, al centro della regione bavarese.

Molto calorosa è stata l’accoglienza del partner tedesco nella persona di Sabine, insegnante di inglese, che il pomeriggio del 1 dicembre ci ha portato alla scoperta della città a partire dall’Altes Rathaus, l’antico municipio che si impone sulla piazza antistante con il suo caratteristico orologio dalle lancette dorate. Percorrendo le vie acciottolate del centro storico, fiancheggiate dalle abitazioni color pastello dai tetti aguzzi, si è immersi in un’atmosfera avvolgente, cui danno il loro contributo anche le luminarie natalizie.

L’insediamento di Ingolstadt venne citato per la prima volta in un documento risalente all’epoca carolingia e fu capoluogo del ducato di Baviera dal 1392 al 1447. Per 400 anni fino al 1800 la città ha inoltre ospitato la prima università statale della baviera, in cui la scrittrice inglese Mary Shelley ha fatto studiare Viktor Frankestein nell’omonimo capolavoro. Vale sicuramente la pena di fare una visita al palazzo barocco della  Alte Anatomie (Vecchia Anatomia) che ospita Deutsches Medizinhistorisches Museum (Il Museo Tedesco di Storia della Medicina), unico nel suo genere, e ammirare il suo bel cortile in cui vengono coltivate erbe medicinali.

Il simbolo della città è la Kreuztor (la Porta della Croce), poco distante dal Münster “Zur Schoenen Unserer Lieben Frau” (la Cattedrale di nostra Signora), una delle chiese in stile tardo gotico più grandi della Baviera. Il freddo pungente del tardo pomeriggio non ci ha purtroppo permesso di proseguire la visita verso il Neues Schloss (il Castello Nuovo) risalente al 1300, ed abbiamo preferito riscaldarci con del buon Glühwein al Christkindlmarkt, il mercatino natalizio che da quasi cinque secoli anima la città nel periodo natalizio.

La giornata di domenica 2 dicembre, nonostante le condizioni climatiche non proprio favorevoli, ci siamo recati in treno a Regensburg, il cui nome tedesco poco dice agli studenti italiani, abituati a sentirla citata a più riprese nei libri di storia come Ratisbona, l’originario nome celtico dell’insediamento. Alla stazione ci attendeva Michael, insegnante di tedesco e storia al Katharinen-Gymanisum. Con il suo interessantissimo tour intitolato “A City in the Heart of Europe: Migrations and Cultural Exchange” ci ha guidato alla scoperta dell’importante ruolo ricoperto in passato da questa città, un tempo enclave protestante nella cattolica baviera, in cui vari personaggi di rilievo, fra cui Keplero, trovarono rifugio.

Divenuta dapprima presidio dei romani,  la città fu in seguito la capitale del regno franco-orientale e raggiunse il suo apice politico ed economico nel XII e XIII secolo, quando si trovò all’incrocio di grandi strade commerciali molto importanti.

Durante la seconda guerra mondiale venne distrutto il 70 percento del suo patrimonio architettonico. Tuttavia la grande cura con cui i suoi abitanti hanno protetto e conservato gli antichi edifici del centro storico ha fatto sì che oltre 900 di essi venissero annoverati dall’UNESCO  fra i siti Patrimonio dell’Umanità.

Le foto non rendono giustizia alla bellezza di questa città di circa 150.000 abitanti, che conserva nel centro storico il fascino delle sua veste medievale, coniugandolo con la modernità discreta dei suoi innumerevoli locali e negozi artigianali che la rendono estremamente intrigante e viva. Durante il periodo prenatalizio le splendide piazze ospitano diversi mercatini, ciascuno con proprie specificità.

Lunedì 3 dicembre alle 9:00 ci siamo recati a scuola per lavorare alla parte organizzativa del progetto. Il Katharinen-Gymnasium, un’imponente struttura poligonale in cemento armato, è frequentato da ragazzi fra i 10 e 19 anni. Sia l’incontro del mattino che quello pomeridiano sono stati molto intensi. Abbiamo dovuto prendere decisioni importanti sulle mobilità da effettuare e sul lavoro da svolgere durante e in preparazione alle stesse. Siamo partiti dalla parte più difficile, ovvero trovare un accordo sulle date per le prossime cinque mobilità che andasse bene a tutti i cinque paesi, tenendo conto dei diversi calendari scolastici nazionali e degli impegni degli studenti e dei docenti coinvolti nel progetto.

Dopo ampio e animato dibattito abbiamo convenuto che le prossime mobilità saranno:

  • a Kelmes, in Lituania dal 26 gennaio al 2 febbraio 2019
  • a Konin, in Polonia dall’1 di giugno all’8 di giugno 2019
  • a Tallin, in Estonia dal 14 al 21 di settembre 2019
  • a Pesaro dal 28 Febbraio al 4 Marzo 2020
  • a Ingolstadt dal 25 aprile al 2 maggio 2020

La mattina del 4 dicembre è stata dedicata alla formazione sulle funzionalità della piattaforma eTwinning Live e sul Twinspace. Un esperto del Ministero dell’Istruzione della Baviera  ci ha illustrato come poter far interagire gli studenti nello spazio online e ci ha parlato di alcune applicazioni utili ed intuitive da poter integrare nello stesso.

Dopo aver passato insieme quattro intensi giorni, per l’ormai affiatato gruppo di insegnanti europei è giunta la sera prima della partenza. Lituani ed estoni sono partiti nel pomeriggio alla volta di Monaco. Io e Gabriella ci siamo dati appuntamento per salutarci con Malgorzata e Grezgorz,  gli insegnanti polacchi che hanno fatto subito pace con la nostra incapacità di pronunciare i loro nomi in modo corretto. Prima abbiamo fatto tappa al Weinachtsmarkt riscaldati da un ultimo bicchiere del profumatissimo Glühwein, e poi ci siamo recati presso un ristorante di cucina bavarese per gustare ancora una volta le deliziose specialità locali.

Grazie dell’ospitalità Ingolstadt! Ci rivedremo insieme ai nostri studenti a fine gennaio a Kelmes,  nella baltica Lettonia….Auf Wiedersehen!

Prof.ssa Francesca Falconi

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