Inclusione e B.E.S.

L'inclusione a scuola

Alcune indicazioni operative

Dipartimento di sostegno – Funzione strumentale area B.E.S. Prof.ssa Margherita Tarallo Di Palma.

L’inclusione avviene secondo le seguenti linee guida:

  • La centralità del singolo studente
  • L’ accoglienza e la valorizzazione delle differenze
  • La flessibilità didattica e organizzativa per rispondere ai bisogni formativi
    speciali dei singoli alunni
  • Il rafforzamento delle alleanze educative in primis dell’alleanza tra il
    docente curricolare e il docente di sostegno per realizzare un supporto competente

Focus su inclusione   Presentazione inclusione

focus su inclusione

inclusione

Video di presentazione

Dalle scuole “medie” alle “superiori”

Progetto “Io sono l’altro”

Imparare ad imparare

Progetto Orientabile


Normativa di riferimento

  • Art. 3 della Costituzione che sancisce il diritto di uguaglianza fra tutte le persone;
  • Art. 34 della Costituzione che sancisce il diritto ai gradi più alti dell’istruzione per i capaci e meritevoli;
  • Legge n.104/92 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;
  • Legge n. 59/97 art. 21 che conferisce autonomia organizzativa e didattica alle Scuole di ogni ordine e grado;
  • D.P.R. 275/99 art. 4 che prevede l’attivazione di percorsi didattici individualizzati al fine di promuovere la valorizzazione delle diversità e delle potenzialità a garanzia del successo formativo mediante l’attenzione ai ritmi di apprendimento individuali, all’uso di ogni forma di flessibilità/individualizzazione didattiche;
  • Legge 53/2003 – Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale;
  • C.M. 24/2006 – Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri;
  • L. 170 dello 08.10.2010 recante nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico; – Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni con DSA del 2011;
  • D.M. n.5669 del 2011 allegato alle linee guida degli alunni con DSA;
  • Legge regionale n.32 del 2012 che prevede interventi in favore delle persone con DSA;
  • Direttiva del 27 Dicembre 2012 sugli Alunni con Bisogni Educativi Speciali;
  • C.M. del 6 Marzo 2013, n. 8 “Strumenti di interventi per gli alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica – Indicazioni operative
  • Nota del 22 Novembre 2013, Prot. N. 2563 sugli alunni con BES
  • Nota 2563 del 22 novembre 2013
  • Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali. A.S. 2013-14;
  • Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli Alunni Stranieri del febbraio 2014; Linee guida per favorire il diritto allo studio degli Alunni Adottati del novembre 2014;
  • O.M. n. 11 del 2015 relativa agli esami di stato;
  • Legge 107/2015 e decreti attuativi;
  • Decreto Interministeriale n. 182 del 29/12/2020 relativamente alla terminologia per la descrizione dei percorsi alla Scuola Secondaria di II grado.

I soggetti dell'inclusione

GLIR, Gruppo di lavoro interistituzionale regionale, gli Uffici Scolastici Regionali ne promuovono la costituzione allo scopo di assumere un ruolo strategico ai fini della pianificazione/programmazione/governo delle risorse e delle azioni a favore dell’inclusione scolastica degli alunni con Bes.

Ufficio Studi e Commissione Inclusione (Ambito Territoriale di Pesaro-Urbino), garantisce il supporto alle scuole al fine di implementare la qualità dell’inclusione scolastica degli alunni con Bes; promuove e realizza iniziative di formazione sulla base delle istanze avanzate dal territorio; si adopera, in collaborazione con le scuole del territorio, per supportare le famiglie degli alunni disabili in particolari momenti del percorso scolastico; coordina le attività del Centro Territoriale di Supporto (CTS) e dei Centri Territoriali per l’Integrazione (CTI).

CTS, Centro Territoriale di Supporto offre la propria collaborazione alle scuole per l’utilizzo efficace delle nuove tecnologie informatiche da parte degli alunni disabili, per l’analisi dei bisogni degli utenti e la sperimentazione/validazione dei risultati di progetti di ricerca, per l’innovazione tecnologica e didattica nell’utilizzo delle nuove tecnologie per l’integrazione scolastica degli alunni disabili. Il CTS organizza iniziative di formazione sui temi dell’inclusione scolastica e sui BES nonché nell’ambito delle tecnologie per l’integrazione rivolte ai docenti, agli alunni e alle loro famiglie. Il CTS valuta e propone ai propri utenti soluzioni di software freeware come quelli realizzati dal Progetto “ Nuove Tecnologie e Disabilità. Sul territorio provinciale opera un CTS con sede presso l’I.C. “A. Gandiglio” di Fano.

CTI, Centro Territoriale per l’Inclusione. Sul territorio provinciale operano 3 CTI con sede rispettivamente: -c/o Istituto Comprensivo Statale “E. Tonelli” di Pesaro; -c/o Istituto Comprensivo Statale di Calcinelli – Saltara; -c/o Istituto Comprensivo Statale “P. Volponi” di Urbino. In particolare hanno la funzione di: fornire servizi di informazione e consulenza relativamente ai temi dell’inclusione; sostenere e favorire le iniziative di formazione relative alle tematiche specifiche sulla base delle richieste avanzate dalle istituzioni scolastiche afferenti; garantire la diffusione delle buone prassi, anche attraverso la predisposizione di progetti in rete fra le scuole afferenti; promuovere rapporti fra le associazioni, gli enti locali e le famiglie;

GLI, Gruppo di studio e di lavoro di istituto, ha compiti di organizzazione e di indirizzo, è composto dai rappresentanti degli insegnanti di sostegno e curricolari, rappresentante Personale ATA, rappresentanti dei genitori, nonché, per la scuola secondaria di II grado dai rappresentanti degli studenti. Crea rapporti con il territorio per la mappatura e la programmazione delle risorse e “collabora alle iniziative educative d’integrazione predisposte dal piano educativo”. Il GLI può avanzare delle proposte al Collegio Docenti, il quale ne dovrà tener conto nell’elaborazione del PTOF. GLI, Gruppo di Lavoro per l’Inclusione di Istituto, ha il compito di rilevazione degli alunni con BES presenti nella scuola, di raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; di focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; di rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; di raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLO operativi; di elaborazione di una proposta di Piano per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES.

GLO Gruppo di lavoro operativo, ha il compito di predisporre il PEI e di verificarne l’attuazione e l’efficacia nell’intervento scolastico.

Il Team Docenti/Consiglio di Classe Il Team dei docenti/Consiglio di classe, definisce gli interventi didattico/educativi ed individua le strategie e le metodologie più utili, per realizzare la piena partecipazione degli studenti con BES al normale contesto di apprendimento. E’ compito del Team docenti/Consiglio di classe individuare gli studenti con Bisogni Educativi Speciali per i quali è “opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative o dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni”. Ove non sia presente certificazione clinica o diagnosi, il Team dei Docenti/Consiglio di Classe motiverà opportunamente, verbalizzandole, le decisioni assunte, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche. Si evidenzia che l’attuazione dei percorsi personalizzati per tutti i BES, è di competenza e responsabilità di tutti gli insegnanti del Team/Consiglio di classe.

Famiglia, Per quanto riguarda il coinvolgimento della famiglia, si sottolinea, non solo la necessità che essa sia informata dei bisogni rilevati dagli insegnanti, ma anche sul proprio ruolo di corresponsabilità e sulla necessità di una condivisione e collaborazione. La modalità di contatto e di presentazione della situazione alla famiglia è determinante ai fini di una condivisione del percorso. In accordo con la famiglia verranno individuate le modalità e le strategie specifiche, adeguate alle effettive capacità dello studente, per favorire lo sviluppo pieno delle sue potenzialità, nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dal PTOF. Nel caso in cui la famiglia si rifiuti di firmare il PDP, la scuola dopo averne acquisito per iscritto il rifiuto, può procedere comunque nella personalizzazione di un percorso didattico anche attraverso la formalizzazione di un apposito documento, avvisando la famiglia (Legge n.53 del 2003).